Formazione
Negli anni 60,elabora un corso di pittura,da autodidatta,per la durata di circa 5 anni.Studia diverse tecniche,la prospettiva, che trasferisce a modo suo in ogni opera.L'incontro con lo scultore Domenico Paduano(1964),artista di talento,in via C.Alberto a Pompei,sarà molto importante per il cammino di Severino,Tanto che,chiederà all'amico scultore più anziano,di poter disegnare un nudo femminile dal vivo.Lo scultore conosceva le modelle dell'Accademia di BB.AA.di Napoli,dopo qualche tempo,avvenne l'incontro con la modella.Con la macchina di Paduano,ci recammo in una villa sul Faito,là cominciò la prima avventura nel disegnare il nudo femminile dal vero,ed era anche la prima volta che vidi una donna nuda.Il sodalizio con l'Architetto Francesco Totino,sarà incoraggiante,e,quella profonda amicizia,lo porterà a credere veramente nell'arte.Con il grande e caro amico Architetto,cominceranno le escursioni in diversi paesi e contrade della Campania,a dipingere dal vero,sia paesaggi che campi sconfinati. Nel dicembre 68-gennaio 69,con gli amici, Carotenuto,D'amato,De Simone,Giglio,Ciro Vito,formano il gruppo pompeiano,"I TALI".Con essi,espone in collettiva nei saloni dell'Ospizio Bartolo Longo a Pompei,allestendo una enorme parete,con 32 opere di varie misure realizzate con diverse tecniche.I consensi del pubblico saranno incoraggianti,là comincia l'avventura dell'arte.Nel febbraio del 69,parte per il servizio militare a Messina.In quei 15 mesi di naia,i superiori militari,gli permettono di dipingere in un magazzino.Nella Caserma Zuccarello,svolgerà il compito di magazziniere vettovagliamento.Mi dovevo svegliare presto al mattino,per il prelevamento del pane,della frutta,accompagnato col camion tutte le mattine.I bambini affamati,si arrampicavano dietro al camion per avere un panino,a volte,ritornavo in caserma con qualche razione di pane in meno,rischiando qualche punizione.La sera,dopo il contrappello,con Gioacchino,Vincenzo di Pompei che,avevo incontrato là,scendevamo in cucina,e Gioacchino Gabbiano,che era cuoco,insieme ad altri,organizzavamo le cene con patate fritte e carne. A Messina,indagando sulla condizione umana, comincia il periodo espressionista,trasferendo su fogli di carta prelevati in fureria,immagini dolorose,crude,di disperati.Con la tempera che,asciugava subito,divenne la sua tecnica preferita.Là,venne in contatto con un gruppo di artisti messinesi partecipando ad alcune collettive.Nella Galleria d'Arte 70 al Corso S.Martino,visitò una mostra dei pittori del dissenso sovietico.In Caserma,dipingerà ininterrottamente col sostegno economico dei superiori militari,comprando i colori e qualche tela.("Qualche volta,mia madre,mi inviava un vaglia di 1000 lire perché di più non poteva,il lavoro dei campi era duro, io lo sapevo").La mia paga da militare era di 168 lire ogni 10 giorni(la decade),ma con la pittura guadagnavo qualcosa.Mi congedai a maggio del 70,portando con me 53 mila lire,(con quei soldi,mi iscrissi alla scuola guida"La Biga",presi la patente di guida ai primi esami). L'ultimo viaggio fu snervante,con il treno(la tradotta militare)che faceva tutte le fermate lentamente.Arrivai a Pompei la mattina dell'8 maggio del 70,il giorno della Supplica alla Beata Vergine Maria.Era prestissimo,la gente ammassata dormiva alla buona,sulle panchine della piazza e dove c'era più riparo.Comincia di nuovo ad aiutare i genitori contadini,lavorando nei campi e facendo anche molti altri mestieri,per comprare i colori,le tele,pennelli.Nel 71,trova occupazione presso la Cartiera ATI a Pompei,con il salario fisso,la questione economica era risolta. Comincia a frequentare alcune gallerie d'arte a Torre Annunziata. Stringe amicizia con Francesco Penza giornalista,il Prof.Giovanni Procino e il gallerista Auriemma.Questi furono i primi approcci con il mondo dell'arte.In quegli anni,frequenta anche il Centro d'Arte Oplonti a Torre,(là,incontra l'artista Mariano Izzo e stringe amicizia con lui) diretto da Aurelio Binetti,buon critico e conoscitore d'arte.
Binetti,comincia ad esporre in collettiva,alcune opere del giovanissimo Severino,ritornato da poco dal servizio militare.Le opere vengono notate dal mercante d'arte Michele Fermo che,lo invita ad asporre alla galleria S.Carlo di Napoli,ma il pittore pompeiano,non essendo ancora esperto,e non avendo fiducia, rifiuta di asporre a Napoli,dopo tempo si renderà conto dell'errore commesso.Nel giugno del 70,viene invitato ad esporre nel Circolo "Amici pedanti"a Pompei,là,terrà la sua prima personale con un buon successo di critica e di vendite.Nell'estate del 71,sulla spiaggia di Rovigliano,l'amico Carmine Serrapica gli presenta il critico romano Gennaro Coviello,anche con lui,nascerà una vera amicizia.Le visite di Coviello,si susseguivano ogni volta che veniva a fare visita ai parenti residenti a Pompei.Coviello comincerà a scrivere sulle opere e la vita del pittore.Nel 72,la seconda mostra personale alla "Galleria Auriemma" al Corso Umberto 1° a Torre Ann.ta,con presentazione in catalogo di G.Coviello,ottimo successo di pubblico,di critica e anche di vendite.Sulla "Voce della Provincia",appare un bell'articolo(il primo)di Francesco Penza.Un'altro articolo,"I campi e la gente"di Aurelio Binetti,uscirà sul giornale "ENNE DUE"circa mezza pagina.Nel 74,comincia una relazione amorosa con un'infermiera di Torre del Greco(Rosi).Nel 76,una nuova relazione (Maddalena)che,diventerà anche la sua modella(MATA).La relazione durerà molti anni,finché,subentrerà un'altra donna giovane,INA che,diventerà, la sua musa preferita. Nell'85, a Seiano,conosce un'altra ragazza di Roma,STEFY,anche lei, gli farà da modella.Si susseguono i viaggi a Roma e nasce una relazione con Stefy,e buoni rapporti con la famiglia che,lo ospiterà durante i suoi viaggi.Grazie a Stefy,cominciano le passegiate per le belle piazze di Roma,il rapporto durerà quasi 5 anni.Nell'85 Stringe amicizia con lo scrittore napoletano Luigi Compagnone,da questo legame nasceranno nuove idee,pur rimanendo nell'ambito di un figurativo nuovo,come dirà Compagnone "libera pittura atemporale". Cominciano nuove ricerche e le esposizioni più consistenti.La frequentazione Con l'amico scrittore,gli aprirà nuovi orizzonti.In occasione della prima:"Ballata e morte di un capitano del popolo"al teatro Argentina di Roma,tratta da un suo libro,(ebbi l'onore di stringere la mano al Presidente Sandro Pertini,invitato alla prima).Dopo la rappresentazione teatrale,Compagnone mi presentò il regista Italo Dall'Orto e gli attori,fu un momento emozionante.
Continua....
Tematiche
I campi e la gente,anni 60/80,negli anni 90,comincia l'esplorazione degli oggetti,le composizioni,le vigne,ma anche la destrutturazione della forma.Sul finire del secolo,comincia a liberare la pittura dal segno(astrazione metafisica) per passare a un nuovo informale,la New Land e la Mail_Art (arte postale)prendendo parte a molti progetti internazionali. Networker della Mail Art,Fluxus Dada.Nel 2011,viene invitato dall'Amministrazione Comunale di Pompei,a tenere una mostra personale in occasione dei festeggiamenti di Pompei Città e, per il 150°dell'unità D'Italia.La mostra,"Percorsi di vita 1971/2011","I luoghi e il tempo della memoria" viene ospitata nella Sala Consiliare del Comune di Pompei.In quella occasione,l'artista,dona alla casa comunale 7 opere appartenenti alla corrente dell'arte riciclata:"Recycling Art",in mostra permanente negli uffici amministrativi del Comune. 2012,si apre una nuova fase,scolpisce diverse opere in tufo.In quell'anno,il nuovo centro commerciale "La Cartiera" a Pompei,gli commissiona due sculture in acciaio corten che,vengono installate in due rotatorie:"Dalla piramide al cielo"situata in Viale Unità D'Italia,e "Forme libere nello spazio"situata a Via Astolelle,prima dell'entrata nel nuovo centro commerciale.Nell'aprile 2014,viene invitato a un "simposio d'arte al Poggiolo,Perugia, insieme ad altri 9 artisti nazionali e internazionali(Sette giorni),producendo lavori sul posto.In quella occasione,visita il museo Burri a Città di Castello.
Tecniche
Olio,acrilici,tempera,callage.Tecniche miste.. Da oltre 5 anni,usa materiali riciclati,creando opere di geometria non euclidea.Abbandonando quasi definitivamente,la pittura, con cui aveva raccontato gran parte della vita. Con un dispositivo termico,realizza opere con materiali industriali di scarto,quali,plexiglas,forex,e altro,coniando due termini per la sua nuova ricerca artistica: "Termosculture, e,termorilievi.
Quotazione
contatti con l'artista.
severino.domenico@libero.it
Tel.081 863 81 41 / 347 87 64 307.
Premi
Molti premi e riconoscimenti.
Bibliografia
Arte Mondadori,Rizzoli Arte,Art Diary International-G.P.editore-. Illustrazioni nel volume dedicato al centenario della nascita di Cesare Pavese,"Le colline il sole",Editore Priuli & Verlucca,Torino.Ha illustrato diversi libri di poesia del poeta e amico, Gianni Rescigno. Nel 2008,una sua opera viene selezionata per il volume"1000artisti per un'indagine eccentrica sull'Arte in Italia,"13x17" a cura di Philippe Daverio e Jean Blancheart,Rizzoli.